Oggi, nella sede di Confindustria, si è svolta la presentazione ufficiale del progetto per il nuovo aeroporto della città, un'opera ambiziosa che, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato della SAC, Nico Torrisi, promette di ridare lustro a una città che, francamente, ne ha un gran bisogno. A giudicare dall’entusiasmo con cui è stato accolto il progetto, sembra che ci troveremo presto di fronte a una struttura degna delle migliori capitali europee.
L’aeroporto sarà modernissimo, avveniristico, con spazi ampi, una capacità di accogliere milioni di passeggeri ogni anno e, un’estetica che farà invidia a metropoli come Parigi e Londra. Fin qui, tutto meraviglioso. Ma la vera chicca del progetto, quella che Torrisi non ha mancato di sottolineare, è l'attenzione all’ambiente. Lo so, è difficile non inarcare un sopracciglio quando si parla di “aeroporto” e “attenzione all’ambiente” nella stessa frase, ma qui arriva il colpo di scena.
Secondo l'amministratore della SAC, l’aumento del traffico aereo – e quindi dell’inquinamento atmosferico – sarà compensato dalla creazione di un'enorme area verde attorno all'aeroporto. Un polmone verde che dovrebbe bilanciare, in parte, il danno ambientale causato dai voli. Saranno piantati migliaia di alberi, che assorbiranno CO2 e regaleranno alla città un’oasi naturale in una zona altrimenti dedicata a jet e piste di decollo. Un'idea, per certi versi, coraggiosa, se non altro perché cerca di coniugare due esigenze apparentemente inconciliabili: la crescita del traffico aereo e la sostenibilità ambientale.
Torrisi si merita certamente un plauso per questa sensibilità. Nel panorama di progetti faraonici destinati a lasciare cicatrici permanenti sull’ambiente, almeno questo prevede una qualche forma di compensazione ecologica. Ma attenzione, il rischio è sempre dietro l’angolo: un polmone verde basta davvero a mitigare l’inquinamento di centinaia di voli giornalieri? Si spera, ma i conti veri si faranno col tempo.
Una nota dolente, però, emerge quando si parla di viabilità. Il nuovo aeroporto sarà sicuramente un fiore all’occhiello per la città, ma non mancano i problemi logistici. Tra i vari progetti urbani, infatti, la pedonalizzazione di Via Federico di Svevia rischia di rappresentare un vero ostacolo per chi dovrà raggiungere l’aeroporto in tempi rapidi. Invece di snellire il traffico, questa chiusura potrebbe complicare non poco la vita ai pendolari e ai viaggiatori.
È un peccato che un'opera di questa portata debba scontrarsi con una decisione che, pur nobile nel suo intento, appare come l’ennesimo esempio di come si voglia risolvere un problema creandone un altro.
In ogni caso, mentre attendiamo di vedere l'aeroporto prendere forma, speriamo che, almeno per una volta, l’ambizione del sindaco non calpesti la realtà.